Il Premio Circolo della Stampa fu istituito sotto la presidenza di Alfredo Toniolo. Era il 1980: i primi tre insigniti furono Giulio Carlo Argan (critico d’arte, sindaco di Roma dal 1976 al 1979), Ludovico Geymonat (filosofo) e Aurelio Peccei (manager, imprenditore). Negli anni furono premiati grandi personaggi sempre legati per nascita e attività a Torino e alla sua gente. Un elenco davvero di esemplari concittadini.
Nel 1990 la scelta del Circolo fu di assegnare il riconoscimento a tre protagonisti in attività a favore della comunità: don Luigi Ciotti per il Gruppo Abele, padre Francesco Gemello per la Piccola Casa della Divina Provvidenza e Piergiorgio Peano per la Scuola di Pace di Boves.
Ricordiamo oggi, in particolare, don Ciotti: domenica scorsa su Raiuno è stato presentato Così in terra, il film di Paolo Santolini sulla storia di un sacerdote che viaggia in direzione ostinata e contraria. E nelle immagini nella chiesa del suo paese natio (si trasferì a Torino con la famiglia che aveva solo 5 anni) lo si vede esortare i fedeli: “Il cristiano autentico è sempre sovversivo. Siate sovversivi!”. Nelle motivazioni del 1990 per il Premio Circolo della Stampa già emergeva tutto questo spirito battagliero sempre in favore dei giovani e in particolare di quelli più in difficoltà: “Offrendo proposte, chiedendo chiarezza, sostenendo necessità pubbliche, il Gruppo Abele è diventato una voce scomoda. Don Luigi Ciotti dagli inizi dell’89 deve muoversi sotto una scorta impostagli dai ministeri. Il nostro Premio è un grazie al Gruppo Abele, una forte stretta di mano al suo promotore”.
E questo abbraccio lo rilanciamo oggi: “Grazie e forza don Ciotti!”.