Pronti. Via. Parte la Fase 2 della lotta al coronavirus e comincia anche la Fase 2 di Lorenzo Sonego al Circolo della Stampa Sporting. Il giocatore torinese numero 46 nelle classifiche mondiali ha ripreso a giocare, dopo la lunga astinenza, festeggiando proprio il ritorno al circolo nel quale ha trascorso la sua infanzia e ha cominciato a giocare a tennis. Nel rispetto di tutte le regole sanitarie, ha effettuato un allenamento di un paio d’ore con il suo amico e quasi coetaneo Andrea Vavassori, che al pari di Lorenzo sta tentando la scalata a posizioni di ulteriore prestigio nella classifica ATP.
La seduta è stata seguita attentamente da alcuni dirigenti del Circolo della Stampa Sporting, ansiosi a loro volta di scendere in campo (ma impossibilitati a farlo), dai coach dei due giocatori, Gipo Arbino (anche per lui un atteso ritorno) e Davide Vavassori, il papà di Andrea, oltre che dal Direttore Tecnico del Circolo della Stampa Sporting, Gianluca Luddi e dal Maestro Simone La Pira. Teatro dell’allenamento, il campo 10 del Circolo, un campo in terra battuta reso perfettamente agibile dal personale – che in questo periodo non ha mai interrotto la manutenzione – nonostante la pioggia caduta abbondante nei giorni scorsi. Un’oretta tra riscaldamento e palleggio, prima da fondocampo, poi con discese a rete. Seguita da prove di servizio e risposta alternati, per finire con una serie di palleggi finalizzati alla chiusura del punto. Al termine, secondo le indicazioni della Federtennis, il “nuovo” saluto tra i due giocatori: non più la tradizionale stretta di mano, ma il tocco della punta delle racchette.
Ci siamo fatti raccontare le loro prime impressioni dopo il lungo periodo di assenza dai campi. Andrea Vavassori aveva cominciato alla grande il 2020, riuscendo a fare un notevole salto in classifica grazie al buon piazzamento nel Challenger di Bergamo. Il giocatore di Pinerolo, tesserato per il TC Pistoia, ha accettato di buon grado la possibilità di allenarsi con il numero 3 d’Italia, ma non ha nascosto le difficoltà incontrate per la desuetudine all’allenamento sul campo. “Dopo un mese di sosta, tornare sulla terra battuta e in una giornata di sole presenta le sue difficoltà, ma la gioia di riprendere la racchetta in mano dopo tante sedute di allenamento in palestra era veramente tanta. E poi è stato bellissimo riprendere qui, e ringrazio per l’ospitalità offerta da uno dei Circoli più belli d’Italia, nel quale ho giocato tante partite importanti”.
- Obiettivi?
“Il buon inizio d’anno mi ha dato tanto entusiasmo e ora spero che si riprenda quanto prima a giocare: se riesco a vincere un paio di partite importanti in singolare posso entrare a fare le qualificazioni anche per i tornei dello Slam. Finora, comunque, i migliori risultati li ho ottenuti in doppio e non è escluso che presto riesca a disputare i tornei dove si trova Lorenzo per fare poi proprio il doppio con lui”.
- Ecco, Sonego. Per lui, come abbiamo più volte occasione di dire, un ritorno “a casa”. Oggi la prima volta. Sensazioni?
“E’ stata una grandissima emozione. Se penso che venivo qui da bambino e che qui ho tirato i primi colpi di racchetta… Ho tantissimi bei ricordi, non solo di tennis, ma proprio del circolo nel suo complesso. Quante cavolate, da ragazzino, non ci posso pensare…”
- C’è un campo che ti ricorda sensazioni particolari?
“Quelli vicini al Campo Centrale, dove disputavamo tutte le nostre gare a squadre: un gruppo di ragazzi affiatati, tanti appassionati che venivano a sostenerci in un’atmosfera che non c’è da nessun’altra parte. Ma soprattutto è proprio il Campo centrale, che ti dà un’emozione particolare solo a entrarci perché ti sembra di entrare nella Storia di questo sport”.
- Prima della sosta per il coronavirus un problema al polso ti ha momentaneamente privato della gioia per l’esordio in Coppa Davis. Com’è la situazione adesso?
“Questa sosta obbligata mi ha sicuramente avvantaggiato sotto questo profilo, perché se avessi continuato a giocare non sarei certo guarito, come spero sia adesso. Il primo esperimento, oggi, è andato bene. Speriamo di continuare così. In questa situazione non faccio previsioni, ma solo una cosa è certa: questo Circolo, questo ambiente, questa struttura non potranno che farmi migliorare ancora”.
Marco Francalanci
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INTERVISTE A SONEGO E VAVASSORI
Nella foto, Andrea Vavassori e Lorenzo Sonego si salutano “distanziati” prima dell’allenamento a porte chiuse sul campo 10.