Pier Paolo Luciano, capo della redazione piemontese di Repubblica, conclude la carrellata dei saluti e degli auguri da parte dei direttori e dei responsabili delle principali testate. Ci hanno già scritto Xavier Jacobelli (Tuttosport), Maurizio Molinari (Repubblica), Marco Castelnuovo (Corriere della Sera edizione Torino), Gian Paolo Ormezzano (ex direttore di Tuttosport), Marco Travaglio (Il Fatto), Vittorio Oreggia (LaPresse), Luca Ubaldeschi (Secolo XIX), Piero Valesio (Supertennis). Ai loro interventi si è aggiunto quello di Massimo Giannini, neo direttore de La Stampa, che ha promesso di farci visita. Il Circolo della Stampa Sporting ringrazia tutti, anche per l’attenzione sempre riservata alle attività svolte allo Sporting e a Palazzo Ceriana Mayneri.
Io credo che lo Sporting sia entrato nella fase due il giorno in cui Lorenzo Sonego è tornato sui campi di corso Agnelli per allenarsi. Miglior ripartenza non poteva esserci. Un preludio pieno di auspici a un anno e mezzo da quando i riflettori del mondo del tennis si accenderanno su Torino e automaticamente sullo Sporting che da sempre è la casa del tennis a Torino. Nessun’altra città può contare su evento così importante come le ATP Finals di tennis destinato peraltro a replicarsi per almeno altre quattro volte. Una cassa di risonanza che davvero è quel che servirà per rilanciare al di là del mondo del tennis il nome di Torino. Non sarà un’Olimpiade ma dura di più: garantire il nome di Torino abbinato ai big della racchetta per cinque anni di fila è uno spot pubblicitario per la città e per le sue bellezze impagabile. Su quell’evento Torino deve cominciare a ricostruire il suo futuro.
Certo il presente mette i brividi per i numeri di morti che la pandemia ha seminato anche in Piemonte e per le macerie (economiche) che lascerà nei prossimi mesi perché non tutto andrà bene. Ma ecco avere un evento come le ATP Finals cui aggrapparsi è qualcosa in più di una scialuppa. E’ una sorta di polizza contro l’incertezza. Attorno a quell’evento tutti gli attori della città devono costruire il rilancio di Torino. E il Circolo – che è anche e innanzitutto la casa dei giornalisti – potrà recitare un ruolo di primo piano anche sotto questo punto di vista: soprattutto come pungolo verso gli amministratori perché garantiscano la vetrina che le Atp Finals richiedono e che Torino si merita.