Danilo Bruni, Socio storico oltre che attore, doppiatore e direttore del doppiaggio italiano, ci regala un racconto:
Vi mando un breve racconto che ho scritto un po’ di tempo fa. Si intitola “Dietro ogni fotografia c’è una storia: Jenny e il produttore.”
Se lo volete pubblicare… Io non parlo di Corona Virus, comincio ad averne abbastanza dell’argomento e poi non saprei aggiungere nulla di nuovo.
Un caro saluto e a presto.
Dietro ogni fotografia c’è una storia: Jenny e il produttore.
Douglas Wyatt, produttore cinematografico, a bordo di un’auto scoperta, esce dal cancello della sua villa di Hollywood e imbocca una delle strade che dalla collina conducono al centro della città.
Jenny sta portando a spasso il suo barboncino sulla De Longpré Avenue, sono le undici della mattina, non passa inosservata, quella per lei sarà una giornata un po’ speciale. Tre uomini vicino a una stazione di servizio la guardano insistentemente, uno di loro attira la sua attenzione con un sonoro fischio. Jenny, un po’ seccata, cerca di affrettare il passo, ma Lilly, il cagnolino, comincia ad abbaiare contro quei tre e non vuole saperne di proseguire il cammino.
Nel frattempo Douglas Wyatt continua a scendere dalla strada della collina e pensa che potrebbe comprare qualche accappatoio in più per gli ospiti che domani sera, al party che darà a casa sua, vorranno fare un tuffo in piscina.
Jenny finalmente è riuscita a convincere Lilly a lasciar perdere quei tre idioti e continua la sua passeggiata verso il negozio di un’amica, che vende biancheria per la casa. Da alcuni giorni pensa di comperarsi una parure composta da accappatoio, asciugamani e babbucce di spugna, che ha visto su una rivista di moda. Quando arriva a destinazione il negozio è vuoto, l’amica può accoglierla nel migliore dei modi e dedicarsi completamente a lei. Jenny entra nel camerino, si spoglia e indossa la parure, poi va davanti al grande specchio vicino all’ingresso del negozio e chiede un parere alla sua amica. In quel preciso momento Douglas Wyatt apre la porta e si trova di fronte Jenny. I loro sguardi si incrociano per un attimo poi Douglas fa la sua richiesta alla padrona del negozio. Mentre aspetta di vedere i modelli e i colori, Douglas si rivolge con un sorriso a Jenny e le chiede: “Perché non inaugura quel bell’accappatoio domani sera alla festa che darò sul bordo della mia piscina? Ci saranno molti personaggi interessanti che sarebbero felici di ammirare la sua bellezza.”
Jenny rimane senza parole, quell’uomo ha qualcosa di speciale. Anche se non è abituata ad accettare inviti da sconosciuti, dice di sì. La sera successiva Jenny ha indossato il suo vestito migliore e sta conversando amabilmente con Douglas e con alcuni attori cinematografici. Johnny Weismüller, il Tarzan più famoso degli schermi, le porge un vassoio con delle tartine ai gamberetti in salsa rosa. La ragazza ringrazia e ne mangia uno. Di lì a pochi minuti sentirà gonfiarsi improvvisamente la gola e le mancherà il respiro. Qualcuno la porterà in auto a tutta velocità al più vicino ospedale. Jenny scoprirà di essere diventata allergica ai crostacei. La diagnosi non lascia dubbi. Rimarrà in ospedale per tre giorni, durante i quali Douglas andrà a trovarla ogni mattina. Tra la paziente e quell’assiduo visitatore sta per nascere un sentimento forte e sincero.
Jenny tornerà a prendere il sole sul bordo di quella piscina due mesi più tardi, dopo avere sposato Douglas Wyatt. Tutto questo è avvenuto perché uno sconosciuto, per strada, ha lanciato un sonoro fischio all’indirizzo di Jenny per attirare la sua attenzione. Se quell’uomo non l’avesse fatto Lilly, il barboncino, non avrebbe abbaiato e la ragazza sarebbe arrivata qualche minuto prima in negozio e ne sarebbe uscita perdendo l’appuntamento più importante della sua vita.
Danilo Bruni